Il legame tra migrazione e arte è forte. La diaspora rappresenta la dispersione di una comunità dal luogo d’origine, mentre l'arte rafforza il legame con le radici, permettendo agli individui dimantenere viva la propria cultura. Questo legame è evidente sia per gli artisti emigrati che per idiscendenti, che riscoprono la propria cultura attraverso le esperienze tramandate.Le edizioni di ISCHELIU, tenutesi dal 2022 nel villaggio medievale di Rebeccu, hanno portato nel2024 a un nuovo formato. ISCHELIU/RICHIAMO è una residenza artistica per scrivere il “diario delle radici”, rivolta ad artisti sardi emigrati e discendenti. Tra il 4 e l’8 ottobre, il programma guidato dalla direzione artistica di Valeria Orani, anche lei artista sarda emigrata, ha incluso workshop, spettacoli, proiezioni e incontri. Importanti sono stati la Masterclass di Alessandro Olla e il workshop di Adele Madau, musicisti sardi riconosciuti a livello globale. I partecipanti hanno creato tracce sonore e video che resteranno negli archivi del progetto, dando spunti per il futuro di Ischeliu.

Gli spettacoli presentati hanno incluso “Il Pubblico Bene” di Simone Azzu e Martino Corrias, che tratta l’emigrazione e il distacco dalle radici, e “Lu Monti de La Cruzi” di Paolo Congi, che esplora la riconnessione con le origini. Una serata è stata dedicata alla proiezione di cortometraggi “Visioni Sarde”, premiati nel 2023. Il successo della rassegna è stato amplificato dalla presenza di artisti siciliani, dimostrando che le radici comuni superano i confini geografici. ISCHELIU ha archiviato materiali audio e video grazie alla collaborazione con il Festival MusaMadre, per una documentazione completa.

Ischeliu rientra nelle attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo promosso di Italea il programma di promozione ufficiale dei viaggi delle radici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che vede il 2024 quale “Anno delle Radici Italiane”.